Quando si parla di scultura, si parla essenzialmente di arte, di composizione manuale, di estro artistico. Ma come fare una scultura? Quali sono i punti di partenza?

scultura

Ci sono tantissimi tipi di scultura nel mondo, alcuni di stampo tradizionale, altri invece con uno stampo più moderno. Nonostante ciò, si può raggruppare il tutto in due grandi categorie.

La prima è la scultura per addizione, la cui viene creata per aggiunta di materiali come cera, creta, cartapesta o argilla. La seconda invece avviene con un processo opposto, ovvero per sottrazione, partendo quindi da un blocco iniziale in legno, in pietra, in marmo o in altri materiali, per poi rimodellarlo a dovere.

Qual è il tipo di scultura più semplice dei due? Non c’è una differenza abissale, tuttavia una composizione per addizione può essere inizialmente più semplice, soprattutto se si vuol realizzare un progetto semplice. La scultura per sottrazione invece a volte richiede perspicacia, precisione e un pizzico di manualità in più che, in alcuni casi, comporta anni di pratica e studio.

Scultura per addizione

Se si procede con una scultura per addizione, in primis sarà opportuno comporre il progetto e disegnarlo con carta e penna. Questo sarà lo schizzo che funzionerà da progetto per la realizzazione della scultura finale.

Successivamente, sarà necessario porre i materiali da utilizzare su un piedistallo. È opportuno cominciare sin da subito a progettare la scultura su un piedistallo, in quanto se si aggiungerà in seguito si rischia di perdere stabilità e di danneggiare la scultura composta. Il piedistallo può essere di diversi materiali (legno, pietra, metallo, etc.), basta che regga la scultura che si sta componendo.

Arrivati a questo punto, sarà il momento di comporre l’armatura. Quest’ultimo è un termine molto comune utilizzato dagli scultori per costruire la struttura che si andrà a comporre. L’armatura può essere composta con diversi metodi.

Uno tra i tanti è l’utilizzo del fil di ferro per piegare a proprio piacimento gli elementi che andranno a costituire la struttura principale. In alternativa, si può utilizzare tubi idraulici, tubi in pvc o qualunque altro materiale che può essere piegato e rimodellato a piacere.

L’armatura viene poi riempita con alcuni materiali che garantiscono solidità al tutto. Spesso si ricopre l’armatura con carta di giornale, alluminio, carta stagnola e simili. Si dovrà successivamente fissare i pezzi con del nastro adesivo.

Detto questo, arriverà poi il momento “artistico” della composizione della scultura. Qui entrano in gioco materiali come argilla, creta o quant’altro possa essere utile per modellare, per poi arrivare alla cottura del tutto e realizzare la propria scultura per addizione.

Scultura per sottrazione

Per quanto riguarda la composizione di una scultura per sottrazione, il processo di creazione è differente, ma ci sono alcuni elementi in comune con la scultura per addizione, come ad esempio la progettazione iniziale su carta e penna.

Dopo aver fatto il progetto iniziale, potrai procedere ad eliminare le parti superflue. Ad esempio, se hai un cubo di creta di 50 cm ma la scultura che vuoi comporre non supera i 40 cm, potrai provvedere ad eliminare le parti obsolete. È sempre opportuno fare attenzione e lasciare qualche cm in più prima di toglierlo definitivamente, visto che non si può tornare indietro.

Esistono macchinette a punti appositamente realizzate per il lavoro della scultura che ti permettono di calibrare il progetto da eseguire alla perfezione. Con queste avrai sicuramente meno problemi di realizzazione, in quanto basterà segnare i punti e tutte le profondità necessarie per capire come procedere.

A questo punto, si potrà provvedere a scolpire tutti i dettagli necessari per realizzare il progetto, incidendo gradualmente tutto il necessario. Basterà poi levigare le parti più rozze e la scultura sarà pronta. Naturalmente, l’estro artistico in una scultura a sottrazione è, molto probabilmente, più di rilievo che in una struttura ad addizione.

Tuttavia, ci sono tantissimi tipi di scultura realizzate nel mondo (sempre considerando le due macrocategorie descritte in questo articolo). Non solo marmo, pietra, bronzo o argilla, ma spesso vengono sfruttati anche materiali più inusuali come reti metalliche, ghiaccio, parti di auto dismesse, gomma, plastica, ferro e via dicendo.

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