Da sempre l’umanità ha riscontrato i numerosi cambiamenti climatici nella storia ma solo verso il 1700 si è riusciti a misurare le grandezze dei vari cambiamenti che accadevano.

Con alcuni strumenti si riusciva a stimare delle previsioni metereologiche, anche se strumenti ancora più accurati ed efficienti sono giunti dal diciannovesimo secolo.
Da lì in poi, il clima è andato cambiando drasticamente, cambiamenti che nessuno avrebbe mai previsto in un così breve lasso di tempo.
Dall’inizio del ‘900 si comincia a sentire parlare di animali in via d’estinzione e pochi decenni dopo di ghiacciai che si sciolgono.
Sorgono i primi dubbi sulla sussistenza umana futura, in cui si comincia a dubitare della presenza di acqua per i prossimi secoli, visto lo scioglimento di ghiacciai mastodontici come quelli dell’Himalaya.
L’acqua è fondamentale non solo per dissetarsi, ma anche per tutto ciò che riguarda la produzione agricola che, senz’acqua, ovviamente non può andare avanti.
Non solo acqua, ma anche tante altre risorse si stanno consumando in modo eccessivamente rapido. Sembra che circa la metà delle risorse generate tramite semi rischiano di scomparire. È per questo che spesso determinate piantagioni vengono tutelate e riprodotte per non perderle.
Numerosi studi hanno segnalato quanto le coltivazioni andranno a ridursi notevolmente a causa del riscaldamento globale. Sembra che nel prossimo 2050 ci saranno la metà dei prodotti a disposizione e questo influenzerà anche il loro prezzo.
Una pianta come il tè, ad esempio, fa molta fatica a continuare la sua strada e molto spesso i terreni coltivabili sono sempre più rari e instabili.
Inoltre, il problema del riscaldamento globale sta causando, indirettamente, molti morti. Più alto di quello che si possa pensare è il numero delle vittime del global warming, considerando l’inquinamento atmosferico, la mancanza di risorse primarie e le ondate di calore smisurate.
Nessuno sa per certo che il Covid-19 sia un prodotto del riscaldamento globale, ma sembra che nei ghiacciai siano intrappolati batteri di virus letali (come ad esempio la peste bubbonica). Anche per questo motivo è rischiosissimo l’impatto del surriscaldamento globale, viste le malattie che potrebbe riportare allo scoperto.
Cosa fare per combattere il riscaldamento globale
Ma cosa si può fare per combattere tutto questo? Ci sono rimedi perlomeno per rallentare il global warming e migliorare la situazione?
È bene sapere che una tra le cause del riscaldamento globale rientrano le produzioni negli allevamenti intensivi. Circa il 50% dell’inquinamento atmosferico è dato dalle emissioni di CO2 all’interno di tali allevamenti.
Una buona idea è quella di consumare meno carne (o di non consumarla proprio) oppure stare attenti ad un consumo etico per capire se la carne proviene da un allevamento adeguato o meno.
Un'altra buona idea è quella di spostarsi il meno possibile in auto, utilizzare mezzi elettrici, mezzi pubblici o andare a piedi. Spesso spostarsi di pochi chilometri è un vizio che molti sottovalutano, ma si può benissimo farne a meno.
Si può anche evitare di comprare tanta plastica, visto che è ritenuta una tra le cause dell’inquinamento ambientale, soprattutto nei mari. Si può pensare di utilizzare una borraccia da riempire invece di comprare bottiglie in plastica, così come è utile evitare di comprare prodotti che hanno involucri in plastica.
Insomma, è necessario responsabilizzarsi e capire se è giusto comprare/fare una cosa o meno. Non è più tempo di restare inebetiti, tutti devono fare un passo avanti e pensare alle proprie scelte quotidiane per non peggiorare la situazione.



