Il rifiuto della morte è un sentimento connesso con la natura stessa dell’uomo che, al di là di eccezioni patologiche, si afferra alla vita ed è pronto a lottare per non perderla.
Il problema è quando questo rifiuto, assolutamente normale, si trasforma in una paura così forte da ingenerare terrore e panico nella persona arrivando a trasformarsi in una vera fobia, per cui è stato coniato un termine specifico: la tanatofobia. Il vocabolario Treccani definisce questo sentimento come “Paura morbosa della morte, che può insorgere in seguito a traumi subiti, o per altro motivo, e che provoca angoscia a contatto con tutto ciò che ha riferimento anche lontano alla morte”.
Si soffre di questa fobia quando la paura della morte diventa un pensiero costante, che controlla la propria vita, tanto da diventare un’ossessione nei confronti di tutto quello che ha relazione con essa, come malattie, ospedali, dottori. Questo timore può manifestarsi con attacchi di panico, depressione e insonnia.
La tanatofobia può derivare da cause diverse come:
- Traumi: Il terrore della morte può derivare da un’esperienza traumatica vissuta in prima persona o da una persona vicina: una morte particolarmente violenta, veloce o dolorosa può contribuire a creare una fobia grave come quella che stiamo analizzando
- Mancata elaborazione del lutto: Il lutto è un’esperienza dolorosa che deve risolversi nel tempo. La persona che non riesce a superarlo neanche dopo anni può diventare soggetta ad un lutto patologico che può trasformarsi in tanatofobia.
- Paura trasmessa da genitori o educatori: La paura della morte può essere inculcata da persone che hanno avuto una forte influenza sulla persona che la prova.
Affrontare il terrore della morte
Come suggerito da professionisti che potrebbero soffrire di tanatofobia a causa della loro occupazione come i titolari di una ditta di onoranze funebri Roma che abbiamo contattato per conoscere la loro opinione, la prima cosa da fare è capire che questa paura si può e si deve affrontare per vivere in modo sano sia da un punto di vista fisico che mentale. Come farlo?
Una premessa è necessaria. Questi consigli sono utili quando non si ha a che fare con una fobia patologica che genera un’ansia incontrollabile. In questi casi è opportuno rivolgersi ad uno specialista che aiuti ad affrontare il problema in modo professionale.
- 1. Parlare delle proprie paure
Parlare dei propri terrori aiuta ad affrontarli perché solo così si riesce a visualizzarli e quindi a combatterli. Il peggior nemico è evidentemente quello di cui non riusciamo nemmeno a parlare: la discussione permette di accettare le proprie paure e in qualche modo normalizzarle. A seconda della gravità di questa paura sarà sufficiente parlarne con amici o parenti oppure sarà necessario ricorrere ai servizi di uno psicoterapeuta.
- 2. Sviluppare l’altruismo
Darsi da fare per gli altri può aiutare fortemente a superare le proprie paure. Perché? Perché la persona egoista è concentrata su sé stessa, quindi anche sulle proprie paure, mentre la persona altruista è proiettata sugli altri, è attiva ed è quindi portata a pensare di meno alle proprie ansie e paure.
- 3. Abbandonare i tabù
Si tende ad evitare di pensare, parlare e scherzare di tutto quello che viene percepito come un tabù, comprese la morte e le malattie. Evitare di considerarle come tali permette di rendere più normale qualcosa di cui si ha un profondo terrore.
- 4. Essere grati
Il timore della morte si può combattere con l’amore e la gratitudine per la vita. La dimostrazione di gratitudine genera felicità e la felicità combatte ogni fobia. La passione per la vita combatte la paura della morte, anche perché vivere nel costante timore della morte impedisce davvero di vivere al meglio.
